Nietzsche, Al di là del bene e del male. Preludio di una filosofia dell’avvenire. (Jenseits von Gut und Böse. Vorspiel einer Philosophie der Zukunft)

Nietzsche, Al di là del bene e del male. Preludio di una filosofia dell’avvenire. (Jenseits von Gut und Böse. Vorspiel einer Philosophie der Zukunft)

Prima edizione Leipzig 1886. Edizione italiana a cura di Giorgio Colli e Mazzino Montinari, traduzione di Ferruccio Masini, in Opere di Friedrich Nietzsche, vol.VI, tomo II, Adelphi, 1968

Raccolta di aforismi in nove parti. Critica della cultura, della modernità e della morale. Metamorfosi del Cristianesimo, espressione della morale decadente del gregge. Questa volta non si salvano neppure Kant e Schopenhauer, figuriamoci democratici e socialisti. Rivoluzionari e libertini appestati. Soltanto l’immoralistica volontà di potenza determina la realtà. Morale dei Signori e morale degli schiavi. Tradizione filosofica socratica distrutta. Coscienza grande menzogna e superiorità dell’inconscio, morte dei valori e delle finzioni religiose. Trionfo dell’arte. Contro i nazionalismi e per l’Europa unita. Società culturalmente aristocratica. Capisce tutto e quindi impazzisce. Nessuno meglio di Fritz. Dolce, sensibile, timido, raffinato, aristocratico ed educato… prevede il disastro di oggi, il trionfo della maleducazione, dell’imbecillità, dell’ipocrisia. Sfida al cervello del lettore, provocazione tosta, seduzione vera. Dioniso genio del cuore, sapiente e ambiguo.

Chi è fondamentalmente un maestro prende sul serio ogni cosa soltanto in relazione ai suoi scolari – perfino se stesso.

La tendenza a umiliarsi, a lasciarsi derubare, ingannare con menzogne e sfruttare potrebbe essere il pudore di un dio in mezzo agli uomini.

Se si ha del carattere, si ha anche una propria tipica esperienza interiore, che ritorna sempre.

Non è già la forza, bensì la durata di un alto sentire che fa gli uomini superiori.

Un uomo di genio è insopportabile

J.V.

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