SUL PARLARE OPPORTUNAMENTE
SUL PARLARE OPPORTUNAMENTE
“Quanto più uno è ignorante, pensavo bonariamente tra me, tanto più è audace e pronto a scrivere” (Baruch Spinoza)
L’ignorante parla a vanvera, l’intelligente parla al momento opportuno, il saggio parla se interpellato, il fesso parla sempre. Oggi accade spesso che il cretino parli pubblicamente, accade più che in passato. Chiunque si sente in diritto di sproloquiare su qualsiasi argomento senza un minimo di preparazione specifica. Democrazia? Non credo. Credo invece si tratti di qualunquismo e maleducazione misti a crassa ignoranza. Arroganza e presunzione accompagnano le parole dello stupido. Effetto Dunning-Kruger (distorsione cognitiva nella quale individui poco esperti e poco competenti tendono a sovrastimare la propria preparazione giudicandola, a torto, superiore alla media) diffusissimo grazie a scuole scadenti, lauree facili, mancanza di autentici Maestri, crollo di ogni principio di autorevolezza, televisione spazzatura, ridicola e grottesca subcultura woke. Frase classica dell’imbecille “dico tutto quello che penso” dove il verbo pensare viene usato a sproposito. Il cretino non sa che un uomo saggio non dice tutto ciò che pensa ma pensa tutto ciò che dice. Come scrive il sommo Dávila “La saggezza, nel nostro secolo, consiste anzitutto nel saper sopportare la volgarità senza irritarsi”. La persona saggia sa che non è sufficiente una buona istruzione ma occorre amore per la cultura, consapevolezza che soltanto la sofferenza ti aiuta a comprendere e non giudicare.
Gli imbecilli invece urlano slogan, autentici cancri del pensiero, non riflettono, sono convinti di aver ragione. Purtroppo quando gli stupidi sono molti divengono una forza storica e se guidati da cattivi maestri possono essere pericolosissimi. Il gioco è sempre lo stesso: inizi con un’idea-forza apparentemente di buon senso (ecologia, difesa di una minoranza o altro), poi ecciti gli animi, agiti lo straccio rosso e il toro formato dai cretini caricherà sicuramente. Il cretino non avrà tentennamenti perché si crede superiore moralmente (prova del nove della totale stupidità), è animato da buone intenzioni (una vera sciagura) e privo di ogni ritegno.
A questo punto iniziano massacri e barbarie. Hannah Arendt lo ha scritto meglio ma in fin dei conti il totalitarismo esiste e si realizza quando qualche farabutto riesce ad incanalare a suo piacimento la massa dei cretini.
J.V.