LA BELLEZZA DEL CALCIO

LA BELLEZZA DEL CALCIO

Real Madrid-Manchester City 3-3

Partita che riconcilia col calcio. Veloce e senza continue interruzioni dovute ad arbitri scadenti e giocatori tanto più scarsi quanto più fingono e picchiano. Superfluo dire che il calcio arabo è un bluff mentre quello visto al Bernabeu è il distillato migliore del calcio mondiale. Allenatori capaci e intelligenti, calciatori di altissimo livello, stadi pieni. Possiamo provare anche in Italia? Inutile nascondersi dietro scuse risibili: il calcio italiano, in teoria uno dei più importanti in assoluto, è assai indietro. Eppure le potenzialità ci sono. Non spetta a me trovare soluzioni (sono un incompetente generico innamorato della Sampdoria) ma credo che anche in Italia potremmo assistere a partite del genere con politiche e strategie più coraggiose da parte dei vertici nazionali. Abbiamo allenatori preparati e calciatori di altissimo livello, spettatori desiderosi di assistere ad eventi importanti. Proviamo a tornare agli antichi fasti puntando, oltre che all’acquisto di veri campioni e non di mezze calzette, sui settori giovanili, possibilmente vietando l’accesso ai genitori e insegnando un po’ di sana educazione ai ragazzini. So bene che molti considerano il calcio cosa futile. Rispondo con la famosa battuta di Albert Camus “Quel poco che so della morale l’ho appreso sui campi di calcio e le scene di teatro – le mie vere università”. È altrettanto vero ciò che sostiene lo scaltro José Mourinho “Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio.”

Per me, che sono stato calciatore dilettante scarso e ruvido, i campetti di periferia sono stati importanti quanto gli studi scolastici. Ricordo con affetto i miei allenatori, uomini che dedicavano gratuitamente il loro tempo ai ragazzini dopo una giornata di lavoro. A Ligorna, San Desiderio e Bavari ti sporcavi di fango, la doccia era fredda o mancava l’acqua, prendevi l’autobus ma eri felice e imparavi la durezza dell’esistenza. N.d.r NESSUN GENITORE!

J.V.

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