MARIA WALEWSKA (CONQUEST)

MARIA WALEWSKA (CONQUEST)

Maria Walewska (Conquest) è un film del 1937, diretto da Clarence Brown. Dal romanzo di Waclaw Gasiorowski. Con Greta Garbo (Contessa Maria Walewska), Charles Boyer (Napoleone), Reginald Owen (Principe Talleyrand), Henry Stephenson (Conte Anastas Walewski), Alan Marshal (Philippe Antoine d’Ornano). Storia d’amore tra Napoleone e la contessa polacca. Storia romanzata ma ben ricostruita.

A Varsavia Napoleone Bonaparte incontra la contessa Maria Walewska che gli chiede udienza per pregarlo di favorire l’indipendenza polacca. L’imperatore resta folgorato dalla bellezza di Maria. Dapprima poco convinta… poi per la patria questo e altro. Abbandona l’anziano marito e resta al fianco dell’Imperatore anche dopo la sconfitta in Russia. Va a trovarlo all’Elba con il figlio nato dalla loro unione. Tenta di dissuaderlo dalla fuga e dalla vita politica ma non ci riesce. Dopo i cento giorni, prima di imbarcarsi sul Bellerofonte, Napoleone trova di nuovo Maria che lo attende con il loro figlio, proprio mentre tutti lo abbandonano. Sceglierà di andare incontro al suo destino da solo. Quanta distanza dal pessimo e offensivo film del bollito Ridley Scott. Neppure qui si rispetta alla lettera la Storia (ha poca importanza purché il film sia buono) ma si offre un quadro verosimile e non completamente falso come nel Napoleon dello sciagurato Scott (autore peraltro mezzo secolo fa dello stupendo “I duellanti”, piccolo gioiello… ma era un altro uomo non ancora corrotto dalla pseudo cultura woke).

Garbo divina giganteggia e ci fa innamorare tutti, imperatori, semplici uomini e forse persino i quaquaraquá. Gli altri attori di fronte a Lei spariscono. Mica era Divina per niente… A causa della bellezza algida e statuaria della Garbo forse si comprende perché l’ottimo film risulti freddo e privo di passione. Troppo bella, troppo algida, troppo distante… persino per l’imperatore.

J.V.

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