LE MURA DI GERICO

LE MURA DI GERICO

“Chissà, forse le mura di Gerico sono crollate per il troppo strombazzare dall’interno?”

(Stanislaw Jerzy Lec)

Mi infastidiscono il lamento e le persone lamentose. Il mondo è ingiusto e malvagio. Prendiamone atto e tentiamo, se possibile, di migliorarlo. Il lamento non serve a nulla ed è solitamente espressione di chi tanto disagiato non è. I veri disgraziati in genere non si lamentano, casomai combattono.

Certo aver soltanto potuto pensare che esista il “diritto alla felicità “ è un abominio. Chi prende sul serio una sciocchezza del genere… è destinato alla dannazione eterna.

Chiamo a testimoniare uno dei pochissimi che aveva capito prima degli altri il grande inganno.

“Dicono che la felicità dell’uomo non può consistere fuorché nella verità. Cosí parrebbe, perché qual felicità in una cosa che sia falsa? E come, se il mondo è diretto alla felicità, il vero non deve render felice? Eppure io dico che la felicità consiste nell’ignoranza del vero. E questo, appunto perché il mondo è diretto alla felicità e perché la natura ha fatto l’uomo felice. Ora essa l’ha fatto anche ignorante, come gli altri animali. Dunque l’avrebbe fatto (327) infelice esso e le altre creature; dunque l’uomo per se stesso sarebbe infelice, eppure le altre creature sono felici per se stesse; dunque sarebbero stati necessari moltissimi secoli perché l’uomo acquistasse il complemento, anzi il principale dell’esistenza, ch’é la felicità, giacché nemmeno ora siam giunti all’intiera cognizione nel vero; dunque gli antichi sarebbero stati necessariamente infelici; dunque tutti i popoli non colti, parimente lo saranno anche oggidí; dunque noi pure necessariamente per quella parte che ci manca della cognizione del vero. Laddove tutti gli esseri (parlo dei generi e non degl’individui) sono usciti perfetti nel loro genere dalle mani della natura.” (Zibaldone)

Difficilmente si trova ironia tanto intelligente…

J.V.

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