Verso sera, di Francesca Archibugi, 1990

Interpreti e personaggi
* Marcello Mastroianni: Prof. Bruschi
* Sandrine Bonnaire: Stella
* Zoe Incrocci: Elvira
* Giorgio Tirabassi: Oliviero
* Victor Cavallo: Pippo
* Veronica Lazar: Margherita
* Lara Pranzoni: Papere
* Paolo Panelli: Galliano, il parrucchiere
* Giovanna Ralli: Pina
* Gisella Burinato: Madre di Stella
* Pupo De Luca: Giudice
* Dante Biagioni: Architetto
* Assunta Stacconi: anziana signora

Ludovico Bruschi, professore universitario in pensione, ateo e comunista, severo e borghese, ordinato e con regole ben precise. Lettera alla nipote Mescalina detta Papere. Ricostruisce quanto avvenne nel 1977. Conflitto generazionale. Ordine contro disordine, regole contro sregolatezza, cultura contro sciatteria. Contrasti con figlio e nuora. Annus horribilis (attentati a non finire), lotta armata, distruzione della scuola. Qualche buon motivo di contestazione annegato nell’oceano dell’ignoranza. Ansia di libertà che si trasforma in incapacità esistenziale. La libertà è dura da amministrare. Scissione della personalità (papera 1 e papera 2). Attori perfetti nella parte. Il miglior film di Francesca Archibugi. Finale aperto e problematico, gravido di incognite… oggi purtroppo certezze negative.

“Capii che uno come me apparteneva ormai alla memoria e che la memoria è l’unica cosa che non si riesce a trasmettere.”

“Spazio e tempo sono una convenzione filosofica! Regole stipulate fra gli uomini socialmente evoluti per intendersi meglio. Per esempio oggi è martedi… tutti gli essere umani di questo pianeta sono d’accordo su questa convenzione.”

Preciso il titolo… Non si torna a casa “verso sera” ma ad un orario stabilito… così funziona tra le persone evolute.
Non mi appassiona il dibattito su quegli anni perché li ho vissuti con sofferenza e quando si soffre si parla poco. Chi è stato colpito davvero dalla guerra non ama parlarne. La mia scelta, insufficiente, fu quella di studiare con ordine e rigore ma comprendo chi, sia pur in modo disordinato, si opponeva alle regole. Posso soltanto dire che molti finti rivoluzionari di quei tempi si sono poi inseriti molto bene nel mondo che allora contestavano.

J.V.

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