Ricordi di gioventù… 33

Ricordi di gioventù… 33


Hendrik Johannes Cruijff (Amsterdam, 25 aprile 1947 – Barcellona, 24 marzo 2016) ebbe due passioni nella vita, il calcio e il fumo. La prima gli ha dato tutto, la seconda lo ha ucciso. Lo vidi giocare la prima volta in finale Coppa dei Campioni contro il Milan di Nereo Rocco nel 1969. I lancieri persero 4-1 ma lui si distinse per l’immenso talento.Dopo Maradona e Pelé viene lui, ma nel mio cuore è al primo posto. Non ha vinto il mondiale del ‘74 perché spesso i più forti non vincono e nel ‘78 rifiuta di andare a disputare il mondiale in Argentina per diversi motivi, non soltanto politici. Profeta del gol, Pelé bianco, giocatore totale e immenso, brutto carattere ma onesto e leale. Perde presto il padre, soffre la povertà, mantiene orgoglio e dignità. Piedi piatti e caviglia deforme.

Nel ‘68 sposa Danny Coster figlia di un ricco commerciante di diamanti che diverrà il suo procuratore. Cruijff è un atleta, un talento, un uomo generoso, un innovatore eccezionale, un vero leader. Chiamato “il Direttore” dai compagni per il suo carisma. “Discutevamo di spazio per tutto il tempo. Cruijff spiegava sempre dove i compagni avrebbero dovuto correre, dove rimanere fermi, dove non si sarebbero dovuti muovere. Si trattava di creare spazio ed entrare nello spazio. È una sorta di architettura sul campo. Parlavamo sempre di velocità della palla, spazio e tempo. Dove c’è più spazio? Dov’è il calciatore che ha più tempo a disposizione? È lì che dobbiamo giocare il pallone. Ogni giocatore doveva capire l’intera geometria di tutto il campo e il sistema nel suo complesso.”Per usare le parole dello stesso Cruijff “Ogni allenatore parla di movimento, dice di correre sempre. Io dico: non correte molto. Il calcio è un gioco in cui si gioca con il cervello. Bisogna trovarsi nel posto giusto nel momento giusto, né troppo tardi, né troppo presto.”Fece grande la squadra che detesto, il Barcellona, ma lo perdono. Dopo i due by-pass, nel 1991 Cruijff divenne testimonial di una celebre campagna antifumo “Nella mia vita ho avuto solo due vizi: uno, il calcio, mi ha dato tutto, l’altro, il fumo, stava per togliermelo.”Morirà a causa del fumo nel 2016.Oggi lo stadio più importante d’Olanda si chiama Johan Cruijff Arena. Addio Johannes, il tuo è il miglior calcio che ho avuto la fortuna di ammirare.
J.V.

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