Marco Aurelio

Marco Aurelio“Lo scopo della vita non è essere dalla parte della maggioranza, ma evitare di trovarsi nelle file dei pazzi.”Imperatore ispanico, adottato da Antonino Pio. Filosofo coltissimo, conosce il greco ed è esperto di diritto, magnifico retore grazie alla scuola di Frontone. Stoico vero al contrario del fasullo Seneca. Marco Aurelio vive secondo ciò che pensa e scrive. Non è filosofo di facciata ma di sostanza. Non insegue chimere utopiche ma governa con umiltà e raziocinio, nella consapevolezza che ogni giorno incontrerai seccatori, stolti, ipocriti, farabutti, smidollati. Scrive i Ricordi, dialoghi con se stesso, riflessioni malinconiche sulla vita e sulla morte. Un quadro pessimista sull’esistenza ed un invito a non aspettarsi mai nulla di buono dagli esseri umani. Parla di Uguaglianza e Libertà, di un modello statuale governato da filosofi tolleranti e saggi. In linea con i suoi predecessori realizza un vasto programma di buona amministrazione. Il lungo periodo di pace termina purtroppo negli anni del suo impero a causa della recrudescenza della guerra a Oriente con i Parti e ad Occidente con Quadi e Marcomanni. Associa al governo il fratello adottivo Lucio Vero, con soddisfazione del Senato, e combatte vittoriosamente contro i Parti.

La vittoria sembra raggiunta quando accade l’imprevisto: un’epidemia di vaiolo colpisce l’esercito romano. Poi si propaga alle province. Infine infuria la peste. Una catastrofe. Ad occidente i barbari passano il limes danubiano e giungono sino a Verona. L’imperatore, malgrado la sua indole pacifica, affronta diciassette campagne militari in diciannove anni di regno. Al momento del trionfo, nel 180 muore di peste. Prima di morire commette un grave errore, forse l’unico, del suo regno: non segue il criterio dell’adozione del migliore e affida invece la successione al figlio Commodo. Si passa dal tipo dell’imperatore-filosofo al tipo dell’imperatore-folle e despota alla Caligola.

Nel bel film “Il gladiatore “ si vede un Marco Aurelio sofferente malgrado la vittoria. La realtà storica è volutamente distorta ma nessuna persona seria se ne fa un cruccio. La scelta, in una produzione di altissimo livello, è voluta. Figuriamoci se Ridley Scott non poteva mettere a libro paga fior di storici. Uno stereotipo però viene distrutto: il romano razzista e malvagio della cinematografia precedente, dove i cristiani sono tutti buoni e i romani tutti cattivi, viene sostituito da Massimo, romano sino al midollo, ma saggio, probo, fedele al suo imperatore, amico della libertà.

Ai saccenti e agli spocchiosi di ogni genere dico: è bene che i ragazzi guardino film come “Il gladiatore” o “Spartacus”. Non conta la fedeltà storica del film ma il mondo che il ragazzo si costruisce guardando le gesta dei protagonisti. Poi impareranno volentieri la vera Storia… ammesso che esista.Su Marco Aurelio Antonino (questo il nome completo) che dire? Errore finale a parte, occorrerebbe un Marco Aurelio ogni tanto. Oggi poi… purtroppo il buon Dio ne manda pochi sulla terra triste e desolata.

Alcune citazioni:Tu puoi, ogni volta che lo desideri, ritirarti in te stesso. Nessun ritiro è più tranquillo né meno disturbato per l’uomo che quello che trova nella sua anima.Niente accade mai che non si sia per natura capaci di sopportarlo.Non immaginare le cose come le giudica il prepotente o come egli vuole che tu le giudichi, ma sappile vedere come effettivamente sono.Scava dentro. Dentro è la fonte del bene, che sempre ha il potere di sgorgare, a condizione che tu sempre scavi.Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare.Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto.Spesso mi sono stupito di come ciascuno, pur amando se stesso più di ogni altra cosa, tenga in minor conto l’opinione che ha di se stesso di quella degli altri.Oh, quanto tempo guadagna, chi non attende a quello che il prossimo dice, fa o pensa!La maggior parte delle cose che diciamo e facciamo non sono necessarie; chi le eliminerà dalla sua vita sarà più tranquillo e senza turbamento.È ridicolo non cercare di evitare la propria malvagità – cosa che è possibile -, mentre si cerca poi di evitare quella degli altri – cosa che è impossibile.Prendi senza orgoglio, rinunzia senza difficoltà.Ognuno vale quanto le cose a cui dá importanza.Troverai sollievo alle vane fantasie se compirai ogni atto della tua vita come se fosse l’ultimo.Devi sempre agire, parlare e pensare, come se fosse possibile che tu, in quell’istante, lasciassi la vita.Il parere di 10.000 uomini non ha alcun valore se nessuno di loro sa niente sull’argomento.Ben più gravi sono gli effetti prodotti in noi dall’ira e dal dolore, con cui reagiamo alle cose, che non quelli prodotti dalle cose stesse, per le quali ci adiriamo o ci addoloriamo.Spesso commette ingiustizia non solo chi fa ma anche chi non fa.Vivere è un’arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti.J.V.

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