Aforisma Camus esistenza

Aforisma Camus esistenza

“L’abisso che c’è fra la certezza che io ho della mia esistenza e il contenuto che tento di dare a questa sicurezza, non sarà mai colmato.”(Albert Camus)
È il rovesciamento del falso e pretenzioso “conosci te stesso” socratico. Finalmente… Noi in verità non conosciamo granché e soprattutto non conosciamo noi stessi. Chi pensa di poter sottomettere tutto alla ragione è un folle. Ecco la follia iniziata col cogito cartesiano e giunta agli attuali esiti nefasti di tanta arroganza. Pagheremo caro il crimine dualistico cartesiano ed il nostro volontarismo egocentrico.

Con le passioni occorre fare i conti. Noi siamo ragione e sentimento e il nostro corpo non è mera res extensa ma qualcosa di molto, molto più complesso. Nietzsche chiede scusa al cavallo per i crimini commessi da Cartesio ma non è stato sufficiente. Forse non sarà neppure sufficiente tornare a Parmenide. Che fare?

Attendere il mattino  “Una voce chiama da Seir in Edom: Sentinella! Quanto durerà ancora la notte? E la sentinella risponde: Verrà il mattino, ma è ancora notte. Se volete domandare, tornate un’altra volta.”Ma attendere non basta, lavoriamo sul poco che resta, in mezzo ai barbari e alle macerie come i monaci del VI secolo e seguiamo il demone che tiene assieme i fili della nostra vita. È poco, ma questo è. Se salviamo un giovane dallo squallore attuale abbiamo assolto il nostro compito.
J.V.

Rispondi