TORRE DI BABELE

TORRE DI BABELE

In origine gli umani parlano un’unica lingua. Dopo aver fondato una città nella regione di Sennar, gli uomini iniziano a costruire una torre la cui cima domini il cielo. Dio punisce la loro superbia “Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro. Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.” ( Genesi, XI, 7/9). Babele deriva dall’ebraico balal (confondere). La torre potrebbe essere la ziqqurat di Babilonia (Etemenanki). A Nimrod, re dello Shinar (Mesopotamia), figlio di Kus e discendente di Noè si deve la costruzione della torre. Il nome Nimrod deriva dal verbo ebraico maràdh “Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla Sua sovranità [di Dio]” (Talmud babilonese). Così Giuseppe Flavio “Nimrod trasformò gradatamente il governo in una tirannia, non vedendo altro modo per sviare gli uomini dal timor di Dio, se non quello di tenerli costantemente in suo potere. Disse inoltre che intendeva vendicarsi con Dio, se mai avesse avuto in mente di sommergere di nuovo il mondo; perciò avrebbe costruito una torre così alta che le acque non l’avrebbero potuta raggiungere, e avrebbe vendicato la distruzione dei loro antenati. La folla fu assai pronta a seguire la decisione di [Nimrod], considerando un atto di codardia il sottomettersi a Dio; e si accinsero a costruire la torre…ed essa sorse con una velocità inaspettata.” (Antichità Giudaiche).

Dante nella Divina Commedia incolpa esplicitamente Nimrod (Nembrot) di aver causato la frantumazione linguistica. Dice Virgilio “questi è Nembrotto, per lo cui mal coto/pur un linguaggio nel mondo non s’usa./ Lasciànlo stare, e non parliamo a vòto,/ ché così è a lui ciascun linguaggio/ come ‘l suo ad altrui, ch’a nullo è noto.”

Un caso di Hybris.

J.V.

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