Karl Marx, Il capitale (Das Kapital)

Karl Marx, il capitale (Das Kapital)

Prima edizione Londra 1867(volume primo), 1885-94 (volumi secondo e terzo a cura di Friedrich Engels).

Critica dell’economia politica in vista dell’installazione del “regno della libertà”. Primo libro sul processo di produzione, secondo sul processo di circolazione e terzo sul processo complessivo della produzione capitalistica. Analisi della merce nella duplice forma di valore d’uso (utilità del prodotto) e di scambio (tempo di lavoro sociale mediamente necessario a produrlo in esso incorporato). Tutto ciò trova soluzione nel denaro, forma esterna e autonoma del lavoro sociale. Quando, all’interno del processo di circolazione, il denaro e le merci perdono ogni rapporto col lavoro sociale e la loro funzione sembra derivare da intrinseche qualità, abbiamo il “feticismo”.

La forma di circolazione semplice delle merci, caratteristica dello stadio precapitalistico, è M-D-M; la forma D-M-D invece il ciclo del capitale in quanto valore che si valorizza. In sostanza abbiamo D-M-D’ dove D’ è una somma aumentata di denaro. Si giunge a D’ col concetto di valore della forza lavoro. Il capitalista acquista forza lavoro sul mercato. L’eccedenza rappresenta il pluslavoro e crea plusvalore. Opposizione tra capitale variabile (forza lavoro) e capitale costante (materie prime e mezzi di produzione). Il rapporto pv/v è il saggio del plusvalore. Il primo libro si chiude con l’analisi dei meccanismi dell’accumulazione originaria, il modo in cui storicamente si sono formate le classi operaia e capitalistica. L’ultima parte del secondo tratta della riproduzione del capitale sociale complessivo. Nel terzo si analizzano il prezzo di costo, il profitto, il saggio di profitto, i prezzi di produzione e la rendita fondiaria.

In italiano suggerisco l’edizione del 1951/56 a cura di Delio Cantimori edita da Editori Riuniti o UTET 1974/87 a cura di Bruno Maffi.

Ripeto ad adiuvandum: lettura impossibile senza attenta meditazione preventiva di Friedrich Hegel, Adam Smith, David Ricardo. Chiusa la strada del riformismo dall’alto Marx oppone quella della rivoluzione dal basso.

Su Il capitale mi sono rotto le ossa e credo di averlo capito poco. Nutro diffidenza per quanti dicono di averlo letto più volte… e di aver capito tutto. A mio modestissimo parere rispetto a Il capitale, la Critica kantiana è un livre de chevet .

J.V.

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