Il Maestro e Margherita

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov è il romanzo di una vita, da leggere e rileggere. Un capolavoro di intelligenza, capacità letteraria, cultura teatrale, conoscenza dei Vangeli, sensibilità e desiderio di esprimere sentimenti e amore in un mondo infernale come l’Unione sovietica staliniana. Diversi temi si intrecciano, storia d’amore tra due anime sensibili,il processo a Gesù, l’arrivo del diavolo (Woland) a Mosca, l’ipocrisia e il conformismo delle anime morte, la distruzione dell’opera letteraria, il teatro e il rovesciamento del male in bene, la follia, la sofferenza, il manicomio, la forza di una donna innamorata che si trasforma in strega vendicatrice, la redenzione, l’ateismo e l’esistenza di Dio e del diavolo. Non è il caso di andare oltre.

Sia sufficiente citare Eugenio Montale “«Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell’esistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere… Ma c’è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro… Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme… Un romanzo-poema, o se volete, uno show in cui intervengono moltissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione».

“Su, chi sei?” “Una parte della forza che vuole sempre il male e opera sempre il bene” Goethe, Faust
Fortunato chi si appresta a leggerlo per la prima volta.

J.V.

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