Enzo Traverso, A ferro e fuoco La guerra civile europea 1914-1945

Segnalo un libro, a mio avviso magistrale, sulla guerra civile europea 1914-1945, una guerra dei trent’anni del Novecento. Indicato soprattutto a coloro che vogliono davvero tentare di comprendere ciò che è accaduto allontanandosi dall’uso distorto della storia che oggi si fa per meri scopi propagandistici o per piccoli interessi di bottega. Un libro di storia…

Enzo Traverso
A ferro e fuoco
La guerra civile europea 1914-1945
“Una lettura magistrale” (Le Monde)

La prima metà del Novecento fu un’epoca di conflitti, di distruzioni e rivoluzioni che mise l’Europa a ferro e fuoco. Una terribile combinazione di guerra totale, di guerre locali e di genocidi innescata anche dallo scontro di opposte visioni del mondo. Il libro descrive i tratti principali di questa “guerra civile europea”: il misto di violenza arcaica, fredda violenza amministrativa etecnologia moderna per annientare il nemico, la brutalizzazione delle popolazioni forzate all’esodo o all’esilio, lo scatenamento emotivo dei conflitti fra civili all’interno delle società (Urss, 1917-23; Spagna, 1936-39; Resistenza, 1939-45), l’impero della paura e della morte nella mente degli uomini.

Enzo Traverso insegna nella Facoltà di Scienze politiche dell’Université de Picardie “Jules Verne” di Amiens. Con il Mulino ha pubblicato “Gli ebrei e la Germania” (1994), “La violenza nazista” (2002), “Auschwitz e gli intellettuali. La Shoah nella cultura del dopoguerra” (2004).

Aggiungo:
La violenza è il destino della specie umana? In questa guerra civile guardiamo con orrore gli abissi della crudeltà umana e assistiamo alla fine dell’ottimismo antropologico della filosofia del progresso. La violenza fredda della società capitalistica di massa è lo sfondo delle guerre totali del novecento… violenza tecnologica della società industriale, monopolio statale delle armi, razionalità amministrativa e produttiva, produzione sociale dell’indifferenza morale delle società moderne, guerra di annientamento contro i civili. Guerra ideologica, coloniale, razziale. Nuove concezioni dell’eroismo di tipo nichilistico e distruzione delle condizioni ecologiche di esistenza. In poche parole: crisi della modernità. Spinoza e Leibniz, i due grandi interpreti del moderno avevano già intuito i pericoli.

J.V.

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