Eleganza

Eleganza 


“Ricchi si diventa, eleganti si nasce.”(Honoré de Balzac) 

Eligere, scegliere. Questa l’etimologia. In realtà siamo di fronte ad una sintesi armoniosa di gusto, classe, educazione, personalità… e altro. Alcuni esempi: Grace Kelly, Audrey Hepburn, Cary Grant, Marcello Mastroianni i primi nomi che mi vengono in mente. Elegante è antinomico a volgare. Non necessariamente riguarda il lusso ma è un equilibrio sapiente tra emozione e sorpresa. Uno snob (sine nobilitate) difficilmente è davvero elegante. Eleganza è sincera (sine cera), non puoi fingere di averla. Se sei davvero elegante non ti fai notare ma tutti si ricorderanno di te. Puoi essere elegante da giovane e da anziano, sempre. Non dipende esclusivamente dagli abiti. Puoi essere ben vestito e volgare ad un tempo. A volte penso che l’eleganza dovrebbe essere il giusto criterio di giudizio di ogni nostro comportamento. Dietro la naturale eleganza esiste un mondo misterioso ed impalpabile legato alla seduzione e al fascino naturale, all’intelligenza. Una persona davvero elegante non mette a disagio nessuno, comprende con calma tranquilla e si comporta di conseguenza, non pretende e non chiede, è signorile. Il vero elegante si comporta elegantemente anche quando è solo, non necessita di un pubblico. Grazie all’eleganza trasmettiamo poesia alle cose, stiamo zitti quando gli altri fanno rumore, manteniamo compostezza di fronte al comportamento ridicolo e volgare. Essa è innata e riesce persino ad accordare tra loro cose di pessimo gusto, trasforma, come scrive Sartre, la massima qualità dell’essere in apparire. 


“Come il signore si vede dal modo come tratta coi poveri, così l’elegante sa stare fra gli ineleganti, senza metterli in disagio.”(Riccardo Bacchelli)


Nella mia vita ho conosciuto contadini eleganti e signore ben vestite assai volgari. Altro non ho da dire.


J.V.

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