Venezia

Venezia

Alcune citazioni di personaggi famosi su Venezia, la città che amo profondamente.

“La laguna è opera antica della natura. Dapprima la marea, il riflusso e la terra in azione reciproca, quindi il progressivo abbassamento delle acque preistoriche, fecero sì che all’estremità superiore dell’Adriatico si formasse una considerevole zona paludosa, che, dopo esser stata sommersa dall’alta marea, viene parzialmente lasciata libera dal riflusso. L’arte umana s’impadronì dei punti più eminenti, e così nacque Venezia, collegando in sé cento isole, circondata da cento altre.”(Johann Wolfgang Goethe)

“Ed ecco egli rivide l’ineguagliabile approdo, l’allucinante composizione di architetture fantastiche che la Serenissima offre allo sguardo incantato del navigante in arrivo: lo splendore leggero del Palazzo Ducale e il Ponte dei Sospiri, le colonne col Leone e il Santo sulla riva, la gloria dell’ala avanzata del tempio fiabesco, lo scorcio dell’arco con l’orologio dei Morì; e guardando, si disse che giungere a Venezia per terra, dalla stazione, era come entrare in un palazzo dalla porta di servizio, e che solo così, per nave, dal mare aperto, bisognava accostarsi alla città fra tutte la più inverosimile.” (Thomas Mann, La Morte a Venezia)

“Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo. […] È come se lo spazio, consapevole – qui più che in qualsiasi altro luogo – della propria inferiorità rispetto al tempo, gli rispondesse con l’unica proprietà che il tempo non possiede: con la bellezza. Ed ecco perché l’acqua prende questa risposta, la torce, la ritorce, la percuote, la sbriciola, ma alla fine la porta pressoché intatta verso il largo, nell’Adriatico.”(Iosif Brodskij)“

Grazie a Dio sono qui! È il paradiso delle città, e una luna sufficiente a fare impazzire metà dei savî della terra batte con i suoi puri sprazzi di luce sull’acqua grigia davanti alla finestra; e io sono più felice di quanto sia mai stato in questi cinque anni – felice davvero – felice come in tutta probabilità non sarò mai più in vita mia. Mi sento fresco e giovane quando il mio piede posa su queste calli, e i contorni di San Marco mi entusiasmano. Grazie a Dio sono qui!”(John Ruskin)

“Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto.”(Oscar Wilde)

“Quale ne l’arzanà de’ Vinizianibolle l’inverno la tenace pecea rimpalmare i legni lor non sani, ché navicar non ponno – in quella vecechi fa suo legno novo e chi ristoppale coste a quel che più vïaggi fece; chi ribatte da proda e chi da poppa;altri fa remi e altri volge sarte; chi terzeruolo e artimon rintoppa” (Dante, Inferno, XXI, 7/15)

Amo Venezia in ogni modo. Detesto chi la violenta ogni giorno, chi la invade con volgarità e mancanza di rispetto e pudore. Amo i suoi campielli, le Chiese, le strade strette, le osterie, Dorsoduro, Cannaregio, l’Arsenale… tutto.Per poter entrare a Venezia occorrerebbe un esame… di gentilezza, amore, profondità d’animo, rispetto, silenzio, compostezza, civiltà, comprensione della incredibile opportunità che si realizza dinanzi a noi. Amo Venezia sotto la pioggia, nei quartieri semideserti dove gli amanti si baciano in segreto nel buio della sera e poi bevono vino bianco al caldo.Amo Pane e tulipani, Anonimo veneziano, Il Fornaretto di Venezia, La Morte a Venezia, Casanova di Fellini… ogni buon film ambientato a Venezia. E poi Torcello… ecco un luogo dove ritirarsi in attesa.

J.V.

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