MARION CORRADI, L’INCONOSCIUTA

MARION CORRADI, L’INCONOSCIUTA

Il romanzo di Marion Corradi “L’inconosciuta” è da leggere tutto d’un fiato, senza interruzioni, distillando le emozioni. Storia intrisa di umanità, passione, sofferenza e tragedia. Storia di donne forti, di uomini che pensano di vedere la realtà e invece scorgono soltanto la fenomenicità dell’essenza della cosa. Amori negati e ritrovati, nostalgia, divenire che tutto travolge, echi da Aristofane e dal mondo greco, ambientazione in una Genova magica che non esiste più. Storia di madri e figlie, di sangue e di maledizione, colpi di scena non gratuiti ma perfettamente inseriti nel meccanismo narrativo. Palese la partecipazione emotiva ed affettiva dell’autrice nel dar vita ai suoi personaggi con delicatezza, tatto, pudore, buon senso e amore. Corradi è buona scrittrice ma è anche donna di scuola e si vede nel suo sforzo educativo-maieutico continuo che traspare dalla volontà di migliorare lo status della protagonista attraverso la cultura. Corradi possiede una salda scala valoriale nella quale cultura, scuola, educazione sono ai primi posti. Inconosciuta è ignota o meglio ancora ignota. Diventerà nota e conosciuta e le persone nate una volta rinasceranno incontrandosi nuovamente. Una saga familiare che rimanda ai topoi della tragedia classica e si appoggia alla cultura orale giocata sulla memoria e sul racconto.

J.V.

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